Casteldaccia (PA) - Dal primo luglio scatta il conto alla rovescia, fino al fatidico giorno in cui la L.G.C. siciliana con i suoi organi di competenza decideranno i ripescaggi da effettuare in base ai regolamenti FIGC. La storia, il blasone e gli anni che furono conteranno relativamente per alcune società storiche siciliane, le quali sicuramente si prodigheranno sino in fondo per ottenere il tanto sognato salto di categoria. Ma il regolamento sui ripescaggi parla chiaro e lo esterna senza mezzi termini il vulcanico Presidente del Casteldaccia Sebastiano Benforte. Ecco quanto dichiaratoci dal number one della società granata oggi. "Occorrono un minimo di tre anni di attività agonistica per ottenere il ripescaggio, ovvero dal settore giovanile alla prima squadra e senza cambi di denominazione varia (continua il Presidentissimo), Morale? il passato c'entra poco e quel che contano sono i regolamenti, i quali non sono frutto del caso, ma norme stabilite da organi competenti. Perciò (continua Benforte) consiglio una buona tazza di camomilla ai "furbetti" e aggiungo la seguente metafora sicula: <<si me nonno fussi vivo n'fussi morto>> tradotto: se mio nonno fosse vivo non sarebbe morto. Attualmente c'è soltanto un posto libero, ma potrebbero anche liberarsene altri, con società che per problemi finanziari potrebbero rinunciare all'ultimo momento. Intanto la tifoseria granata attende con passione gli eventi, osservando il prato del Fiorilli curato dal mitico Bastianu".
<La Redazaione Telematica del Blog "Domenicastadioficarazzi">
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